La Toscana con il Chianti è senza ombra di dubbio la regione vitivinicola più conosciuta nel mondo! Inoltre a dare lustro a prestigio alla sua produzione enologica hanno contribuito grandi nomi che sono, ormai, entrati a far parte del mito, ma non è questa la sede per parlarne.
A Sud della Toscana, esiste un piccolo paradiso chiamato Maremma. Qui oltre ad affondare le radici il ben noto Morellino di Scansano Docg, esiste una denominazione meno nota, più timida che, quasi silenziosamente, produce dei vini sorprendenti. Per capire l’eterogeneità della produzione Maremma Doc bisogna partire del suo disciplinare che consente la coltivazione e produzione di molte varietà, molte delle quali internazionali. Il Terroir Maremmano ricco e molto vario permette di produrre dei vini che sorprendono per la loro eleganza, il loro equilibrio, ma soprattutto per la loro riconoscibilità territoriale. Negli assaggi che vi proporremo in questo articolo, la Maremma, la Toscana erano sempre nel calice, senza quindi perdersi nell’omologazione del vitigno internazionale.
Analizzeremo tre grandi rossi, tre diversi vitigni, tre grandi espressioni della Maremma: un Morellino di Scansano Docg (non poteva mancare), un Maremma Doc Merlot, un Toscana Igt Pinot Noir.
Roccapesta 2018, Morellino di Scansano, 14°.
L’azienda Roccapesta coltiva le sue uve in modo artigianale, dedicando alla vigna grande attenzione e cura; ne risulta infatti un vino che contraddice energicamente l’idea comune (bisogna ammetterlo) della fama di questa denominazione ormai associata ad un vino semplice. Questo Morellino di Scansano si eleva egregiamente alla stregua dei più blasonati vini Toscani, è prodotto con il 96% di Sangiovese ed il 4% di Ciliegiolo vinificati separatamente che dopo l’assemblaggio passano 12 mesi in legno per finire 12 mesi in bottiglia prima di essere messi sul mercato.
È un vino che lascia il segno, che si ricorda, che si distingue dalla massa.
Colore : rosso rubino dalla luminosità cristallina
Naso: intense note di viola, frutta rossa matura e succulenta, piacevoli note di freschezza erbacea che ricordano i profumi balsamici della macchia mediterranea.
Gusto: le note olfattive sono confermate e si arricchiscono da aromi speziati non invadenti. La freschezza e la piacevolezza del sorso si chiudono elegantemente in una buona persistenza.
Temerario 2013, Toscana Igt, Pinot Nero, 13°.
L’azienda Casavyc ha voluto distinguersi puntando su vitigni non comuni in Toscana. Il Pinot nero è un vitigno sofisticato e complesso basta pensare ai vini della Bourgogne, l’affinamento e la maturazione ne esaltano le caratteristiche distintive, proprio per questo motivo il vino matura per 5 anni in botti vecchie. Eclettico ed elegante la vendemmia si effettua a fine agosto in modo da mantenere l’acidità che non verrà persa nel lungo riposo in legno. Importante sottolineare l’unicità di questo pinot nero che si differenzia totalmente dai vini prodotti nel nord Italia.
Colore : rosso rubino con unghia granata
Naso: a primo impatto le note di ciliegia e ribes nero, seguite dagli aromi di pepe bianco e liquirizia. Fin qui tutto normale per un Pinot nero, ma la sorpresa è l’attacco di menta e macchia mediterranea con un leggero vanigliato finale.
Gusto: i 5 anni di botte regalano a questo vino una morbidezza ed una rotondità indimenticabili; dopo l’attacco carezzevole del corpo vellutato, che conferma tutti i sentori percepiti nell’esame olfattivo, arriva il sostegno di una freschezza ancora viva nonostante i 7 anni dalla vendemmia. La persistenza è notevole.
Oci Ciornie 2016, Maremma Doc, Merlot, 14.5°.
L’azienda Tenuta 12 ha senz’altro una storia molto affascinante, non è questa la sede per raccontarla, ma il nome del vino potrebbe bastare a suscitare la vostra curiosità. Questo vino ottenuto da uve Merlot in purezza, si contraddistingue per l’eleganza. Il lavoro in vigne ed in cantina è orientato al rispetto della materia prima. Il risultato è un calice di vino sontuoso, ricco e generoso. Le vigne si trovano in posizione strategica il cui microclima impedisce di subire stress eccessivi. La cura in cantina, dove ogni passaggio viene eseguito con maestria dal vigneron, danno come risultato un prodotto sorprendente: un Merlot Maremmano inatteso!
Colore : rosso rubino intenso
Naso: Il primo impatto è ricco di frutti rossi, il ribes ed i mirtilli, poi arrivano le note di prugna, spezie, cannella, pepe tutto racchiuso dall’abbraccio della vaniglia, poiché il vino matura 24 mesi in botti nuove.
Gusto: La morbidezza del tannino è la prima sorpresa al gusto. Tutte le note olfattive sono confermate con una lunga persistenza. Il Tannino è vellutato in questo vino di gran corpo.
Si conclude così il racconto di come abbiamo percepito la Maremma attraverso la degustazione di questi 3 vini. Speriamo di poterlo presto fare dal vivo e di persona. Nel frattempo per qualsiasi informazione scrivici qui